Il nuovo emendamento proposto introduce importanti cambiamenti al regime degli incentivi per i beni strumentali materiali e immateriali 4.0, nel dettaglio:
Stop agli incentivi per i beni immateriali (software 4.0)
Il comma 1, lettera a) e lettera f), sancisce di fatto la cancellazione degli incentivi per i beni immateriali, ovvero i software 4.0, inclusi nell’Allegato B.
Fine dell’attuale regime per i beni materiali
Il comma 1, lettera b), stabilisce che il regime attualmente in vigore per i beni materiali terminerà il 31 dicembre 2024.
Nuovo regime per i beni strumentali materiali
Il comma 2 introduce un nuovo regime di incentivi per i beni strumentali materiali. Ecco i dettagli:
- Periodo di validità: investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025.
- Proroga per la consegna: possibilità di consegna entro il 30 giugno 2026, purché entro il 31 dicembre 2025 l’ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati versati acconti pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.
- Limite di spesa: viene introdotto un tetto massimo di 2.200 milioni di euro per il credito d’imposta.
- Eccezione: il limite di spesa non si applica agli investimenti per i quali, alla data di pubblicazione della legge (presumibilmente il 31 dicembre 2024), l’ordine risulti già accettato e gli acconti siano stati versati.
Meccanismo operativo del limite di spesa
I commi 3 e 4 descrivono le modalità operative per rendere effettivo il limite di spesa:
- Comunicazione al MIMIT: le imprese interessate devono inviare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) una comunicazione contenente l’ammontare delle spese sostenute e il credito maturato. La comunicazione deve avvenire telematicamente utilizzando il modello stabilito dal decreto direttoriale del 24 aprile 2024, che sarà aggiornato.
- Trasmissione all’Agenzia delle Entrate: il MIMIT trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie e il relativo ammontare del credito utilizzabile in compensazione, seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle comunicazioni.
- Sospensione delle agevolazioni: una volta raggiunto il limite di spesa di 2.200 milioni di euro, il Ministero ne darà comunicazione sul proprio sito istituzionale e sospenderà l’invio delle richieste di agevolazione.
Cosa aspettarsi
L’emendamento è in attesa di approvazione e di introduzione nella Legge di Bilancio. Tuttavia, è raro che misure presentate dai Relatori o dal Governo vengano ritirate.
Aggiornamento Comunicazione preventiva in ritardo
Il mancato invio nei tempi utili della comunicazione preventiva al GSE non preclude la fruizione del credito d’imposta Industria 4.0.
Secondo la risposta 260/2024 è possibile fruire del credito anche presentando la comunicazione preventiva in ritardo, senza la necessità di ricorrere all’istituto della remissione in bonis di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (sanzione di 250,00€), e, successivamente, trasmettere la comunicazione di completamento.