
La Legge di Bilancio 2025, Legge 30 dicembre 2024, n. 207, ha apportato alcune modifiche alla normativa relativa al Piano Transizione 5.0, in particolare:
- viene ampliata la possibilità di cumulare il piano con altri incentivi: viene intanto consentito il cumulo con il credito d’imposta ZES e poi rimosso il vincolo generale della cumulabilità con le sole misure basate su risorse nazionali.
Il piano Transizione 5.0 diventa, quindi, cumulabile con tutte le agevolazioni, comprese quelle finanziate con fondi europei. C’è però il vincolo di non coprire le stesse spese con due agevolazioni diverse. - fotovoltaico: viene modificato lo schema delle maggiorazioni, incentivando con una maggiorazione del 30% anche l’acquisto dei pannelli ad efficienza superiore al 21,5%. Salgono al 40% e al 50% le maggiorazioni già previste per i pannelli ad efficienza superiore rispettivamente al 23,5% e 24%.
- scaglioni di investimento: i primi due, quello fino a 2,5 milioni e quello da 2,5 a 10 milioni, vengono unificati in un unico scaglione che copre gli investimenti fino a 10 milioni. In questo modo le aliquote del 35%, 40% e 45%, previste in precedenza solo per investimenti fino a 2,5 milioni, si applicano ora a un intervallo più ampio, rendendo il piano più conveniente anche per investimenti più sostanziosi.

Sono state poi introdotte due semplificazioni:
- sostituzione di macchinari obsoleti, ovvero quelli che hanno terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento. In caso di sostituzione di un macchinario con queste caratteristiche si consente di evitare il calcolo del risparmio energetico conseguito, a patto di accontentarsi della prima fascia di efficientamento energetico che dà diritto a un’aliquota del 35% fino a 10 milioni.
- procedure per i progetti gestiti dalle ESCo: nel caso di beni 4.0 acquisiti tramite contratto EPC con una ESCo l’efficientamento energetico previsto viene considerato ottenuto.
Tutte queste novità si applicano anche alle pratiche già avviate.