CREDITO D’IMPOSTA A SOSTEGNO DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI

DESTINATARI: Possono accedere all’agevolazione le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali.

INIZIATIVE/SPESE AMMISSIBILI: È agevolato l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, anche on line, ovvero nell’ambito della programmazione di emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile.

Le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso.

Sono escluse dal credito d’imposta le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari; ad esempio: televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.

L'effettività del sostenimento delle spese deve poi risultare da apposita attestazione rilasciata dai soggetti legittimati a rilasciare il visto di conformità dei dati esposti nelle dichiarazioni fiscali, ovvero dai soggetti che esercitano la revisione legale dei conti.

IMPORTI AGEVOLAZIONI: Il bonus si configura quale credito d'imposta utilizzabile in compensazione, previa istanza da presentare al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ai fini della prima applicazione del bonus per l’anno 2017, una quota pari a 20 milioni di euro è destinata al riconoscimento del credito d’imposta esclusivamente sugli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, nazionale e locale, anche online, effettuati dal 24 Giugno 2017 al 31 Dicembre 2017, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti pubblicitari effettuati dai medesimi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo dell’anno 2016. L’applicazione dell’incentivo nel 2017 è pertanto parziale, perché non riguarda gli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

A decorrere dall'anno 2018, l’agevolazione è riconosciuta sugli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica nazionale e locale, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell'1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente. Il parametro storico di riferimento deve essere considerato in relazione al costo complessivo degli investimenti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente; per “media analoghi” si intendono la stampa, da una parte, e le emittenti radio-televisive dall’altra, non il singolo giornale o la singola emittente. L'incentivo è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati; sale al 90% nel caso di microimprese, PMI e start up innovative.

DOTAZIONE: Le risorse finanziarie complessivamente stanziate per il 2018 ammontano a 62,5 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro la spesa autorizzata per gli investimenti pubblicitari effettuati dal 24 Giugno 2017 al 31 Dicembre 2017. Per le altre annualità, il limite massimo di spesa dovrà essere stabilito ogni anno con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

TEMPISTICA: Non è previsto un click day. Per accedere all’incentivo occorrerà presentare la domanda nella forma di una comunicazione telematica su apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, usufruendo di una finestra temporale ampia in fase di definizione (plausibilmente dal 1° Marzo al 31 marzo di ciascun anno). Il credito d’imposta liquidato potrà essere inferiore a quello richiesto nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate. In tal caso, si provvede ad una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto.